Neuralterapia
La Neuralterapia o Terapia Neurale è un trattamento nato in Germania nel 1925 in maniera del tutto casuale ad opera di Ferdinad e Walter Huneke.
La storia narra che la prima paziente fu la sorella la quale, dopo un’iniezione sottocutanea di procaina, risolse la terribile emicranica di cui soffriva cronicamente. Gli studi del premio Nobel Pischinger del 1975 dimostrano poi che la Neuralterapia ha una logica chimica, fisica, anatomica, fisiologica, patologica e neurofisiologica.
La sua efficacia si basa sulla possibilità del farmaco di interagire con le cellule, in particolare quelle nervose, coinvolte nel processo infiammatorio.
L’infusione di procaina diluita in soluzione fisiologica interviene sulla polarità a livello della membrana cellulare, riportando un salutare equilibrio elettrico.
1. Tecnica ad esclusiva pratica medica
La Neuralterapia impiega un anestetico locale, la procaina, in dosi altamente diluite. La procedura prevede piccole infiltrazioni sub-dermiche nelle aree di dolore o in ambito della spina irritativa.
2. Come funziona?
L’idea di fondo della Terapia Neurale è che esistano dei Campi di Disturbo nel corpo (Campi Perturbanti) che agirebbero sul sistema nervoso vegetativo squilibrandolo.
La procaina agisce sulla cellula alterata dalla condizione patologica/ depolarizzata, ripristinando il corretto potenziale di membrana cellulare.
La terapia Neurale induce un reset del Campo di Disturbo.
Risolvendo i Campi di Disturbo, potrebbero regredire le patologie e le sindromi dolorose secondarie ad essi.
3. Principali indicazioni
La diagnosi corretta viene formulata dal medico tramite anamnesi, esame obiettivo ed esami strumentali. Circoscrivere il problema è il primo passo verso la guarigione.
Le principali indicazioni sono:
• Aderenze delle cicatrici post-chirurgiche e post-traumatiche
• Patologie in fase infiammatoria come artriti, artrosi e malattie reumatiche, fibromialgia.
Tendiniti ad esempio:
• Epicondilite-epitrocleite
• Algie alla spalla da infiammazione dei tendini della Cuffia dei rotatori
• Dito a scatto.
Nevralgie come:
• Sindrome del tunnel carpale – neuroma di Morton al piede.
Sindromi dolorose post-traumatiche con componente infiammatoria tra cui:
• Algodistrofia
• Cervicalgia
• Dorsalgia
• Lombalgia
• Sacroileite- coccigiodinia.
Contratture muscolari dolorose:
• Pubalgia
• Spasmi della muscolatura
(l’esempio più comune è quella del mm. trapezio, del mm. massetere/bruxismo, della muscolatura del pavimento pelvico).
4. La tecnica
Si tratta di infiltrazioni:
• Sottocutanee
• Sub-dermiche
• Periarticolari
• Intramuscolari/trigger points effettuate dal medico in determinati punti dolorosi o reattivi.
Tempistiche: a seconda della risposta del paziente alla cura, il medico indicherà dalle 3 alle 10 sedute.
5. Controindicazioni
Allergia agli anestetici locali
Grave insufficienza epatica
Grave insufficienza renale
Insufficienza cardiaca scompensata
Emofilia e favismo – Gravidanza.